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Comune di Bolognola
Bolognola : informazioni turistiche
CENNI GEOGRAFICI
È il comune più alto e allo stesso tempo meno esteso delle Marche. Si trova al centro del Parco nazionale dei Monti Sibillini, che nel 2006 l'ha scelta come sede per il reinserimento in natura del camoscio appenninico. Sorge nei pressi del letto del fiume Fiastrone, del quale ospita le sorgenti. La cima più alta nel suo territorio è il Monte Rotondo, sotto la vetta del quale si apre l'inaccessibile forra dell'Acquasanta, con l'omonima e splendida cascata naturale. È principalmente un centro turistico, estivo (con le numerose escursioni possibili nel suo territorio) e invernale (grazie agli impianti scioviari, ristrutturati tra il 2005 e il 2006). Il centro abitato è costituito da tre nuclei risalenti al medioevo: Villa da Capo (o Villa Malvezzi) a sud, Villa di Mezzo (o Villa Pepoli) e Villa da Piedi (o Villa Bentivoglio) a nord. A quota 1331 m s.l.m., e a circa 3 km dal centro del paese, è situata la frazione di Pintura, nata come centro turistico e sviluppatasi attorno agli impianti scioviari.
CENNI STORICI
La leggenda vuole che Bolognola sia stata fondata nel basso medioevo, nel XIV secolo, da tre nobili bolognesi esuli in queste terre ai tempi delle lotte tra guelfi e ghibellini. I tre nobili, Pepoli, Malvezzi e Bentivoglio, avrebbero dapprima fondato il paese di Appennino, nei pressi del Santuario di Macereto, per poi spostarsi nell'alta valle del Fiastrone. Qui avrebbero fondato tre nuclei abitati contigui (Capo la villa, Villa di mezzo e Pie' la villa), che insieme costituirebbero tutt'ora il borgo di Bolognola. Il nome del paese, secondo questa tradizione, starebbe a significare appunto "Piccola Bologna". Sulla base di questa erronea convinzione, alle tre ville sono state successivamente attribuiti i nomi dei tre presunti fondatori.; La realtà storica è invero ben diversa. È ormai assodato che un originario nucleo abitato esistesse nell'area dove attualmente sorge Bolognola già abbondantemente prima del 1200. Il toponimo non avrebbe nulla a che fare con il capoluogo emiliano, bensì potrebbe derivare dal latino Bononia (terra di cose buone), poi trasformatosi con il tempo in "Bononiola". Forse ancora più plausibile è la derivazione dal celtico bona (luogo fortificato), stante la presenza di evidenti tracce della cultura celtica nell'area dei Sibillini.; Altra possibile e più suggestiva interpretazione, è quella secondo la quale all'origine del toponimo ci sarebbe il culto della dea Bona, anticamente diffuso nei monti Sibillini.; Il borgo divenne in seguito Libero comune, subendo sempre molto l'influenza dei Da Varano, signori di Camerino, che eressero anche un castello - di cui oggi restano solo poche rovine - nella Villa di mezzo (conosciuto, sulla scorta della leggenda, come Castello Pepoli).; La popolazione cominciò drasticamente a diminuire nella prima metà del XX secolo, a causa soprattutto delle due grandi valanghe staccatesi dal sovrastante Monte Sassotetto, che, negli inverni del 1930 e del 1934, fecero 19 vittime ciascuna, radendo al suolo buona parte degli edifici più antichi.
LUOGHI D'INTERESSE
; Palazzo Primavera:Splendido palazzo risalente al XVI-XVII secolo, ricco di affreschi, situato nella Villa da Piedi. Gli scantinati sono stati per lungo tempo destinati alla lavorazione della lana. Al suo interno si conservano peraltro varie attrezzature utilizzate per l'arte laniera, che fiorì a Bolognola fin dal medioevo. Attualmente è utilizzato per ospitare mostre e convegni. È visitabile tramite appuntamento con il comune, l'ingresso è gratuito.; ; Palazzo Maurizi; Fu residenza della ricca famiglia Maurizi, ed è caratterizzato da una ricca decorazione a tempera risalente agli inizi del XIX secolo. È ubicata nella Villa di Mezzo. Attualmente è sede del Comune, e ospita al piano superiore la mostra permanente dedicata a Filippo Marchetti.; ; Forcella del Fargno; Superbo punto panoramico. Situata a quota 1811 m s.l.m., tra il Monte Rotondo e il Pizzo Tre vescovi, ospita un rifugio aperto solo nei mesi estivi, punto di partenza e ristoro per escursionisti. Raggiungibile tramite strada carrozzabile da Pintura, così come dai comuni di Ussita e Fiastra. Divide la Val di Panico (a ovest) dalla selvaggia Vallata del Fargno (a est). È il più elevato passo carrozzabile delle Marche aperto al pubblico. Non è transitabile, causa neve, nei mesi invernali.; ; Cascata dell'Acquasanta Splendida cascata naturale incastonata tra Monte Bambucerta e Monte Rotondo, raggiungibile a piedi in circa un'ora e mezza dal centro abitato. L'origine del nome è andata perduta.; ; Fonte dell'Aquila; Caratteristica fonte a trocche, situata alle pendici di Monte Sassotetto, raggiungibile solo a piedi, a circa un'ora di cammino dal centro del paese. Il nome testimonia la continuità della presenza, fin dai secoli scorsi, del rapace su queste montagne.; ; Grotta dell'Orso; Ce ne sono addirittura due: una nei pressi della Cascata dell'Acquasanta e l'altra nella Vallata del Fargno, sulla Costa delle Vetiche. Entrambe non segnalate, e quindi raggiungibili solo con l'aiuto di una guida.; ; Macchiatonda: pittoresca faggeta di forma circolare situata nella frazione Pintura.; Chiesa Matrice San Michele Arcangelo: di forme neoromaniche ad aula unica con abside e campanile, sostituisce l'antica chiesa gravemente danneggiata dalla valanga del 1934 e successivamente demolita.; Chiesa Santa Maria delle Grazie
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